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Repvbblica Italiana

Repvbblica Italiana
Calcografia su zinco in possesso dalla Fondazione Giorgio Gaber (le copie Originali le vendo personalmente)

lunedì 21 giugno 2010

Alcuni Veri Poeti

Canzoni del Signore Cattolico urlate a gran voce, tramite un megafono.
Parole piene di tristezza.
Cantilene noiose e senza fine.
Lemmi antichi che puzzano di vecchio.
Muffa.
Dovremmo intonare ancora i Canti Gregoriani, per quanto sono sublimi.
La festa dei Morti.
1°Novembre
Preghiere dei credenti si innalzano al cielo.
Parole devote alla Madre di tutti Noi.
Mater Noster.
Il Signore è con te!
Ancora cantano soavi le voci delle credenti. Riesco a sentirle chiaramente data la mia losca locazione.
Voci limpide riecheggiano nell’aria, voci apparentemente pulite e incontaminate. Provengono da bigotti di provincia, tutti pettegolezzi e bugie.
Stupide bigotte provinciali. Parlate. Continuate a parlare.
Capaci solo di vivere la vostra povera concettuale vita, nella più completa oscurità.
Nella completa ignoranza.
Abitando nei pressi del cimitero comunale sento il passaggio di ogni carro funebre, folli credenti accompagnano a piedi una macchina con dentro un corpo inanimato.
Rispetto.
Un giorno nevicò, e quel giorno ci fu il funerale di un pompiere! Ingombrarono la stretta piazza e bloccarono l’intera strada. Tutti aspettarono senza un senso, fu un notevole momento. Assistetti con grande piacere. Pompieri in divisa, volanti, camion, camioncini, insomma ogni sorta di mezzo relativo al mestiere, tutti uniti.
Nevicava che Dio la mandava giù pesante.
Mi doveva fare capire!
E non ci sono riuscito.
Ho assistito la scena dall’auto.
L’ombra della Chiesa.
In Onore di Don Mario, cercherò di sposarmi lì dentro!
Nei secoli, nei secoli.
Amen

Pàter Nòster, qui es in caelis,
sanctificètur nomen tùum, advèniat regnum tùum,
fiat volùntas tua sìcut in caelo et in terra;
panem nostrum cotidiànum dà nobis hòdie,
et dimìtte nobis dèbita nostra
sìcut et nos dimìttimus debitòribus nostris,
et ne nos indùcas in tentatiònem,
sed lìbera nos a malo.
Amen

Ave Maria, gràtia plena,
Dòminus tècum, benedìcta tu in mulièribus,
et benedìctus fructus vèntris tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei, ora pro nobis peccatòribus,
nunc et in hora mortis nòstrae.
Amen

Rèquiem aetèrnam dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen

Gloria Pàtri, et Fìlio, et Spìritui Sancto,
sicut erat in princìpio, et nunc, et semper,
et in saècula saèculorum.
Amen

I veri poeti!
Stimo i poeti che hanno scritto la loro Bibbia!
Stimo i poeti che hanno composto i testi delle loro canzoni.
Stimo i poeti che hanno composto le loro melodie cristiane.
Stimo i poeti che hanno composto questi incastri di parole di devozione commoventi!
Poesie che si sono sapute a memoria nel tempo. Ignoranza o meno. Eri devoto al signore. La Chiesa fu un faro. Per la plebe un testo ben scritto ha dettato legge nei secoli. Poi avrebbero dovuto far spazio agli illuministi. Ma non andò così in questa nostra storia.
Erano loro l’altra luce da seguire.
Ma il potere della Chiesa a quei tempi era bello forte.
Gli illuministi furono neutralizzati.

Dio è la luce che brilla.
È l’emozione, è l’adrenalina, è l’amore.
L’omicidio, la rapina, lo stupro e anche tutti i cattivi pensieri.
Dio è tutto: è il bene e il male.
È la luce che scatta in una mente.
Un ricircolo di energie, un mega cuore succhiatore e soffiatore.
La legge dei buchi neri per intenderci.
L’universo sta in piedi grazie a questa legge.
Tutto questioni di onde energetiche e membrane.
Matematica. Tutto è calcolato, anche un semplice disegno.
Ho sempre invidiato le persone con una logica super sviluppata. Se avessi avuto un talento in matematica probabilmente mi sarei inculcato in sarcazzo quali calcoli, tipo espressioni algebriche. Mi sarei fissato su quello. Poi sarei passato agli studi genetici. Per scoprire come eliminare ogni sorta di malattia geneticamente trasmissibile, semplicemente con la punturina del Dottorino Gioggio Giocattoli.

Altra Storia!
Noi siamo due storditi.
Due esseri rinchiusi in una boccia.
Due pesci storditi che si rincorrono, parlano e comunicano con te.
Non sappiamo nulla di cosa c’è la fuori.

Viviamo nel nostro mondo.
Woodstock.

Il festival di Woodstock si svolse a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto del 1969, all'apice della diffusione della cultura hippy, che voleva riunire con 3 days of peace and music.
Prese il nome dalla città di Woodstock nella contea di Ulster, conosciuta per le sue attività artistiche (vi si organizzano festival d'arte) e fu l'ultima grande manifestazione del movimento che da allora si diffuse peraltro sempre più pure fuori dagli Stati Uniti, dove era nato, pur senza la coesione e l'originalità che avevano permesso negli anni sessanta eventi come il Monterey Pop festival, la Summer of Love a San Francisco e, appunto, il festival di Woodstock.
Il 9 ottobre 2009 è uscito nelle sale cinematografiche un film basato su questo evento, intitolato Motel Woodstock.
Info by Wiky

Faceva così schifo? A parte le droghe pesanti si stava bene, erano tutti presi bene.
In quella comunità ti sentivi in pace con il sistema solare. Con l’intera umanità.
Mi sento così come loro.
Quindi sto qui.
Non mi muoverò.
Mi piace l’ambiente.
Ho un bel panorama.
Una perenne sensazione di fresca pineta, mescolata alla salsedine del mare.
Una siepe di mirto che impedisce la vista oltre l’infinito.
Il sapore dell’EstaThè. Che scende, terapeutico di piacere nirvanico, passando per le pareti della gola, assaporandolo con la lingua, come se fosse la prima volta.
Pozione divina per rinfrescare il tuo animo.

A volte mi metto a pensare ai miei probabili figli.
Me li creo con Robi.
La guardo e penso.

Chissà che volto avrà Robino?

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.

(L’Infinito di Giacomo Leopardi)

Una parentesi critica.
Perché chiedevano la parafrasi a scuola?
Come cazzo faccio a spiegare un concetto così bello?
Lo ha già fatto lui, cosa lo rispiego a fare!
Posso interpretarlo con la voce, ma non cambierei mai, non userei mai altre parole.
Ho sfidato questa legge alla mia maturità, affrontando e capendo il concetto che non sono nato per la letteratura. Alle superiori si prendeva 5, a volte 6. Alle medie ed alle elementari non si raggiungeva neanche la sufficienza in italiano. Ho sempre interpretato tutt’altra cosa, perché mi allaccio al tuo pensiero e ci chiacchiero su delle ore, senza che tu capisca niente e io nemmeno. Per poi proseguire senza un filologico il mio monologo. E parla di qui, parla di la, gira la curva, guardati in torno.
Salta dal fosso,
cazzo c’è un osso.
Un osso già morso.
Oddio, un mostro!
O una bestia di orso.
Non ti voglio addosso.
Mi butto suino.
Per terra a chioccino.
Nessuno si è mosso.
Ritorno al mio posto.

Il poeta ha scelto quelle parole per dei motivi, i significati arrivono comunque e molto bene, perché pregnanti di vero sentimento.
Queste poesie vanno lette con il cuore in mano, sentite, vanno provate le stesse emozioni che prova l’autore. La poesia è emozione e interpretazione. Non memoria e recitazione! La recita non è la stessa cosa dell’interpretazione. La prima è meccanica, non sentita. La seconda è la lettura sentita dal più profondo del cuore, quindi vissuta in prima persona.
Il poeta crea queste opere per sentirle nella sua testa.
Per godere del proprio creato i lettori devono sia rileggerle come proprie sia capirne l’emozione del poeta.
L’infinito deve essere sentito e al massimo interpreto a proprio modo.
Il mio modo di parafrasare il pensiero di Leopardi?
Un fotogramma di Donnie Darko.
Riflettere, riflettere e riflettere.
Il Silenzio. Trovare la quiete e riflettere.
Con Bella non sento il bisogno di parlarci.
Starei in silenzio con una donna ore ed ore, guardarla, studiarla, dipingerla con la mia arte.
Delicata, spero di non invaderla troppo del privato, con i miei sentimenti.
Non me lo perdonerei mai.
Tutto per la donna.
Accarezzare la tua musica con il mio pensiero.
Il Silenzio.
Sordi.
Ignari.
L’individuo già pensante all’interno del ventre, all’oscuro, vive una realtà a breve termine.
Nella realtà che lo aspetta ci saranno molteplici fattori sconosciuti, ed imparerà a conviverci.
La creatura, sente la Madre, il Padre e la Musica.
Le armonie musicali e i colori sono i metodi più forti per trasmettere sensazioni.
Il bambino essendo ancora privo di un linguaggio sentirà così solo le emozioni affettive ed espressive.
La musica è gran parte della cultura umana.
Matematica, logica, tempo, armonia e bellezza.
Ordine, simmetrico ed elegante.
Questo è il metodo più veloce per arrivare al cuore delle persone. Un brano ben studiato può spaccare intere generazioni e condizionare il pensiero umano. Vai a colpire direttamente nelle loro passioni.
Poi c’è il cinema, l’arte, lo sport, lo stile di vita, il teatro.
Il pensiero.

Usa la Mente per Viaggiare e il Pensiero per Volare.
Separa corpo e anima, lasciati andare, fidati dell’universo. Ora salta!

Tutto è connesso da una rete di mille fili invisibili (come la rete cibernetica), che collegano infinite situazioni ed energie provenienti da tutti gli altri animi. Uniti in vita per compiere qualcosa di grandioso. Bisogna solo sapere riconoscere i momenti e Carpe Diem!
Il pensiero come le realtà, funziona a diramazioni. Da una cosa ne scaturisce un’altra e da un’altra ad un’altra, ad un'altra e così via. Il pensiero nasce come un principio di associazione di significato, nato dall’esigenza di un’espressione. Verrà quindi tradotto in vari linguaggi. Trovando il metodo di più facile lettura per il pubblico.
Le espressioni alfanumeriche matematiche, ritraggono semplicemente dei concetti. Concetti traducibili in altre lingue.
Con lingua intendo una varietà (com’è appunto dimostrato che la lingua per mezzo delle papille gustative e' l'organo sensoriale che ci permette di distinguere il dolce, salato, acido e amaro) di metodi interpretativi. Allenarsi all’interpretazione attraverso i propri occhi, quindi con il proprio talento, per poi in futuro unirsi ad altri esperti di altri linguaggi (simili o uguali o completamente diversi) per formare un gruppo di lavoro con ogni tipo di esperto in materia. Un esercito di esperti culturali, sportivi, ecc.
Ogni cosa funzionale è composta da un ottimo insieme.
Ogni cosa se strutturata bene e con un buon nucleo può dar vita ad un universo, quindi ad una nuova realtà. Come è appunto il lavoro aziendale in sè.
Ogni passione va allenata per il proprio futuro lavoro.
Tutto è creato per riempire il Silenzio.
Ma solo il Silenzio permette il pensiero di elevarsi.
Nell’assenza di elementi, l’Io individuale incontra se stesso.
Ci sei solo tu e la tua mente.
Rifletti.
Solo.
Non è diventare folli, è cercare di fornirsi delle risposte.
Indagare al proprio interno, viaggiando nel proprio Io.
C’è chi come il protagonista di The Jacket di John Maybury affronta il viaggio mentale.
Viaggia in una realtà parallela reale.
All’occhio umano non esiste.
Ma è reale.
Perché le cose accadono.
L’immaginazione, il viaggio mentale è una realtà esistente.
Fa parte della nostra mente.
Tutto ciò che è quindi percepibile dalla mente è reale.
I malati di mente sono classificati non adatti alla società.
Queste persone, come i geni e i viaggiatori riescono a oltrepassare la porta che noi tutti percepiamo come reale, quella che tutti per magia riusciamo a vedere più o meno uguali.
Il malato, rimane bloccato in una dimensione singolare. Una realtà confusa e diversa dal modello che la maggior parte dichiara come normale. Diversa da quella del viaggiatore, che sceglie dove andare.
Il Genio ha la conoscenza innata di uno o più tipi di sapienze culturali.
Il Viaggiatore spazia nel tempo e si ricolloca dove vuole.
Io da Viaggiatore, il quale mi definisco, sto provando ricreare la realtà in cui vivo.
Ho assoluta necessità di reinventare un universo dove poter vivere con il pensiero, perché in questa non so stare.
Le idee sono molteplici.
Trascrivere il pensiero alla perfezione è impossibile, grandi frammenti vengono perduti e rimossi, per via della traduzione in linguaggio. Smarriti saranno difficilmente recuperabili consciamente si spera in un ripescaggio nell’inconscio.
Nella vita mi piace pensare di essere stato un ragno.
Un Ragno femmina!
In un futuro conto di essere una tartaruga marina, quelle che seguono le correnti.
Anzi sicuramente lo sarò.

L’Idea viene concepita nel Silenzio Mentale.
Dopo aver capito il significato di infinito, sarà possibile vedere la Luce.

È ora di farci spazio.
Lasciateci il cammino sgombro, vi passeremo comunque sopra con la fantasia!

Cominciamo il putiferio! (Max Records)

Where the Wild Things Are, è un film del 2009 diretto da Spike Jonze e scritto da Dave Eggers, adattamento cinematografico del libro illustrato di Maurice Sendak Nel paese dei mostri selvaggi. Il film doveva in origine essere distribuito dalla Universal Pictures, ma i disaccordi tra essa e il regista Spike Jonze hanno portato alla nascita del progetto per conto della Warner Bros.
Il film è stato distribuito negli USA il 16 ottobre 2009, mentre in Italia a partire dal 30 ottobre dello stesso anno.

Ti mangerei per quanto ti amo, confida la deliziosa K.W. al protagonista. Max possiede (e vuole esserne il Re) un proprio mondo, quello fantastico, illuso, ideale, affascinante e inquietante allo stesso tempo, che lo possiede a sua volta, anzi che desidera disintegrarlo, fagocitarlo ma da cui il egli fugge.

Mi fa pensare ad una persona.
Al bacio finora dato.
Quando passi, sposti il vento, lo sapevi?
La brezza della tua presenza rimane,
sospesa tra la due realtà.
Profumo di rosa.
Questo film profuma proprio di Rosa Selvatica!

La vita è come un albero con tutti i suoi rami che crescono apparentemente in modo casuale.
Bei tempi quando il pianeta Terra era piatto.

E se il petrolio doveva rimanere sottoterra?
Magari fungeva da riparatore termico, come una coperta che bloccava le scosse nel nucleo centrale. Sapete che la canapa ha la combustione migliore del petrolio e non inquina? Si sapeva?

La Terra prima della stratosferica scoperta.
Oltre l’orizzonte del male, le tenebre. I demoni oltre il mondo.
In cielo i demoni celesti.
Mi piaceva molto l’idea del pianeta piatto.

Da cucciolo, l’essere umano medio odierno, apprende che la vita è una linea retta, dove accadono delle cose. Cose che possono essere mostruose. Popolazioni condannate e sterminate da nemici creduti geni.
La tipica linea del tempo, (devo a lei il minimo di storia che ho appreso negli anni).
Adesso sostengo sia descrivibile a dimensioni.
L’esempio più comune è lo stacco di realtà con la scelta primaria della giornata: sto a casa, o esco di casa.
Se esco di casa avrò una meta, un lavoro degli obiettivi.
Se sto a casa ne avrò altri.
O nessuno e cercherò di passare il tempo, in qualche modo.
Quindi, se vado a lavorare mi trovo in una realtà.
Tale dimensione cambia, se decido di restare a casa e non fare niente. O restare apparentemente fermo, ma viaggiare tra le dimensioni parallele.
La vita è fatta di scelte, tali decisioni creano le tappe della storia. Simile ad un quiz del Cioè di mia sorella, quello a diramazione, in base alla risposta avanzavi alla domanda successiva, percorrendo il tuo sentiero. Questo dilemma è associato ad un individuo di medio interesse. Per la storia mondiale equivale lo stesso discorso. In base a delle scelte, la strada ha apportato ad un alterarsi della realtà, quindi nel passato scelte diverse avrebbero senz’altro influenzato il presente.
Il percorso è descrivibile come una spirale, dove per riuscire bisogna segnarsi la propria storia e non dimenticarsi mai delle proprie origini, la propria famiglia. Cadere e ritornare alla radice, così da avere sempre un punto di partenza da dove ripartire. Ripercorrere il cammino con i ricordi, ricostruendo l’intera vita, arrestarsi, farsi coraggio e proseguire.
Riunificare la storia e riappacificare gli animi.
La storia. I libri di storia. Credo ci siano contenute morali più forti nelle fiabe. Si spiegano tutti i fatti senza veramente capire in che contesto di mentalità generale si svolgevano. Nei i perché. Chi comprende capirà. Le fate esistono e così la magia che hanno nel cuore e che ci trasmettono facendoci volare sempre con loro. Sempre più in alto.
Ad ogni negligenza corrisponde un buco nero, tutto sta nell’evitare gli ostacoli e procedere cercando di non sbagliare mai, nel caso di errore è necessario ritornare alle proprie origini per ripercorrere il tragitto nuovamente, senza ripetere gli sgarri possibilmente.

In un'altra realtà: Berlusconi fa il fornaio a Gratosolio!
Leone di Lernia è Cavaliere!

Mi Consegna Cavalier Di Lernia. Una domanda la prego! Perché non posso essere povero? Perché devo avere tutto questo benessere? Voglio stare male! Ho bisogno di soffrire.
In questa realtà, l’individuo è alla continua ricerca di sofferenza e malessere.

Io sono un Viaggiatore.
Viaggio in ogni instante.
Volerò per sempre.
Tra le mille realtà.
E rido felice.
E sto bene.

I disturbi bipolari chiamati anche psicosi maniaco-depressiva o con l'acronimo in inglese BSD (bipolar spectrum disorder) sono un insieme di quadri clinici delineati e stabiliti dal DSM; in particolare si tratta di disturbi dell'umore caratterizzati dallo sviluppo di almeno un episodio maniacale o misto (commistione di sintomi eccitativi e depressivi) intercorso in un periodo qualsiasi della vita del paziente. Nel loro insieme sono considerati come una delle più grandi malattie debilitanti al mondo.
Il disturbo può essere innescato in soggetti predisposti da eventi sociali forti tali da indurli a creare universi paralleli nelle sfere affettive o lavorative: un universo associato alla normalità l'altro all'evasione. L'uno generando sempre l'ansia dell'assenza dell'altro. Secondo le ipotesi più accreditate, i vari fattori interagiscono determinando uno squilibrio delle funzioni dei neurotrasmettitori all’interno di alcune specifiche zone del cervello con un'alterazione a favore della trasmissione eccitatoria (episodi a carattere ipomaniacale o maniacale) o inibitoria (episodi a carattere depressivo).
Fattori psicosociali, quali lutti, abusi durante l'infanzia, gravi perdite affettive, problemi finanziari o lavorativi, gerontofobia o choc sentimentali possono innescare nei soggetti predisposti il processo che dà origine alla malattia.
La predisposizione è correlata con l'ereditarietà o alla persistenza di stimoli esogeni forti. Dunque la predisposizione non necessariamente si esplica nello sviluppo della malattia, poiché l'assenza di forti stress nell'esperienza dell'individuo predisposto potrebbe evitare l'insorgenza dei sintomi. Una volta che il disturbo si è instaurato, gli episodi di entrambe le polarità tendono a presentare ricorrenze, sia spontanee, sia in relazione a vari stress psicologici associati ad ansie e sindromi compulsive, sociali, fisici ed in relazione ai ritmi biologici.

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

(Alda Merini, da Vuoto d'amore)

Le Mie Signore

Spesso mi capita di pensare ad una vita senza internet.
Senza la tecnologia non potrei più dare un ordine ai miei pensieri. È un mezzo essenziale, molto utile che può aiutare a sviluppare in persone predisposte vari talenti.
Sarei la metà di quello che sarei senza adesso?
Sicuro vedrei il mondo da un’altra prospettiva, che dici di un sottosopra?
O sarei il doppio?
Un illuminato.
Gran mangialibri sicuramente.
Avrei vissuto affrontando le persone direttamente.
Tutto sarebbe diverso.
L’uomo moderno non è realmente se stesso, ma una versione computerizzata. Robot che reagiscono sempre più spesso alle emozioni cibernetiche. Relazioni a distanza, sotterfugi con amanti fidanzate, a volte sposate! Intrallazzi con l’amica della tipa che ti stai facendo. Tutti gestibili facilmente grazie alla rete.
Facebook.
Caro Facebook.it, il sito immagino più cliccato insieme a Dio Google.it.
Pausa riflessione.
Facebook è una bella e brutta cosa. Metti la tua faccia davanti ad un mare di gente che è pronta a giudicarti. Amici, colleghi, conoscenti, gente conosciuta a caso, cretine rimorchiate sulle chat scrause, quando non hai una sega da fare. Alcune ci hanno anche saputo fare, si sono anche rilevate molto utili.
Con Facebook fai sapere i fatti tuoi a gente con cui manco parli e che in realtà ti è sempre stata sul cazzo, ma siete amici su Facebook, se mi cancelli dalla tua lista contatti potrei rimanerci molto male, potrei addirittura fare qualche follia in preda al vuoto che mi potresti lasciare. Vergogna a tutti quelli che lo fanno!
Fate schifo!

Giusto Vergogna!

Faccio schifo, ammetto che in un periodo ho tenuto il numero degli amici fisso a trecentotrentatre! Poi come ogni cosa mi sono fatto prendere da altre cose e il numero ora è sempre più alto. Numero molto inutile, contando le vere persone con cui hai una relazione effettiva.
Vorrei ricordare con amore Pet Society (Stoinfissa, la mia bestia digitale nel programma, sarà morto e sepolto. Me lo immagino inglobato in un vero e proprio processo di decomposizione, con larve generate dalla stessa carne morta e putrida).
Le applicazione di Facebook.
Il nuovo mistero, misterioso!
Avranno dei sistemi di calcoli sistematici della madonna. Per forza!

Sono molto malinconico in questi giorni, sto pensando a molte cose. Ho dei progetti, ma ci vuole la forza, sto sperando di trovarla! Sperando che il mondo sia pronto ad accogliere la Rivoluzione.

Ho voglia di fare l’amore con Ariel, di tenerla stretta a me e sentire il suo profumo di fresca natura selvatica, sentire il suo odore di donna sul mio corpo maschio, i nostri due odori che si uniscono, in una danza di ferormoni innamorati, in un vortice che punta ad un solo obiettivo.
L’Unione.
Il Cerchio.
L’Insieme.

Sentirsi come un unico elemento.
Ariel, bella e buona come un angelo, non condizionato dalla società in cui ci troviamo.
Lei è splendida, femminile e candida. Una bellezza elfica mai vista, se non a Lothlórien.
Tu sei reale.
Tu sei verità.
Tu sei amore.

Ariel sarai per sempre mia.
Ti sei incastrata subito in un’altra storia.
Non mi hai lasciato neanche un momento per riflettere.
Sbagliavo.
Ti ho persa, così come sei arrivata.
Mi manchi da allora.
Poiché è vero il detto, che quando perdi qualcuno, scopri il suo vero valore.
Appena ti ho vista, ho visto il futuro con te.
Ho avuto la visione di te gravida del mio amore eterno.
Ho visto noi godere della vita fino l’ultimo dei nostri giorni, amandoci giorno dopo giorno. Perché se esiste il vero amore per me sei tu.
Sono stato un vero coglione, ma ero ancora troppo bambino e troia per poterti amare.
Adesso sono pronto.
Dammi un segno.
Sono fuggito via dalla sempiterna gioia, abbandonandoti per un capriccio.
Non mi pentirò mai. In quel momento dovevo viaggiare libero, necessitavo del tempo di ripresa post storia d’amore. Prepararmi nuovamente ad accogliere un amore. Ora ho capito che per me esiste solo una Lei!
La mia anima gemella.
La mia principessa incantata di candida luce.
Amo la tua luce.
La felicità non me la meritavo subito.
Il mio passato è un grumolo di macerie.
Ho dirottato l’aereo verso il male puro.
Dovevo pagare.
Ho pagato.
Ho sofferto.
Ci sono arrivato.
Usare è sbagliato.
Nel mondo ci sono un sacco di coglioni come me.
Abbastanza bellocci che piacciono alle ragazze, che le incantano con due puttanate, se le chiavano e poi spariscono.
Direi una minchiata dicendo che non l’ho mai fatto.
Anzi il più delle volte ho agito così.
Stavo male senza sesso e stavo male con il sesso.
Scopavo non curante della mia verità.
Se la tipa mi piaceva davo il meglio di me e la facevo godere come mai.
Mi eccita la faccia di una sconosciuta che gode come una scrofa.
Se non mi piaceva me la scopavo a pecora, venivo e poi non mi facevo più sentire.
Una merda.
Uno schifo.
Vergogna!
Non è giustificabile, un comportamento simile, adesso lo ammetto.
Chiedo scusa a tutte le ragazze che ho illuso.
So che non è abbastanza.
Scusa.

Francamente.
Il vero amore. Lo si trova tra i banchi di scuola.
Nella compagnia di quando eri piccino.
Nell’appartamento accanto.
Sul lavoro.
In posti dove la carne e il sesso sono le ultime due intenzioni iniziali.
Luoghi dove ci si incontra e ci si conosce, esaltando la persona e non la figura sessuale che potrebbe rappresentare.
Con Ariel è andata così. Con Paola pure, ma con Bella e Claudia non andò così.
Bella è il profumo di rosa che sento. È audace, misteriosa, un po’stravagante, amante della musica, ottima cantante e sublime musicista.
Libera e leggiadra.
Sembra una bellissima puledra castana.
Libera che corre nel suo infinito prato di sogni.
Ricorda il battito d’ali di una rara farfalla incantata.
Tu come lei dai tutta te stessa in un solo e unico istante di magia.
Sento in lontananza, un brano di Mozart.
Allegro.
Vivace.
Spensierato.
Sognante.
Ogni suo passo è poesia, è una bellezza assai rara e preziosa, ottima compagnia.
Quando c’è Bella non puoi che non essere felice.
Bella illuminaci della tua presenza, radiaci il riflesso dei raggi del sole.
Ricordo quei momenti passati insieme.
Ti ho sinceramente amata Bella.
Quei baci erano amore.
Profumavi di splendore.
Mi hai fatto amare e viaggiare.
La tua bellezza esteriore è abbagliante.
Quella interiore odora di libertà.
I tuoi capelli castani, perfetti, mossi e selvaggi.
Il tuo trucco lieve.
Il tuo sorriso.
Il tuo seno.
La tua perla.
Tu.
Tanta roba ragazza mia.
Dea delle Dee.
Ti amerò in eterno!
Dolce e tenera viaggiatrice. Come me che sono Viaggiatore.
Sei il massimo da vedere, mia adorata.
Bella non mi fa sesso.
Mi fa innamorare!
La sua presenza diviene eterna con queste parole.
Rimanendo nella mia storia, come un ricordo vampiresco.
Mi rende felice solo poterla mirare da lontano.
È incantevole.
La prima volta che la conobbi mi sembrò una ragazza in gamba.
La prima volta che l’ho guardata, me ne sono perdutamente innamorato.
Essa è arte allo stato puro.
Vera estetica.
Con lei ho capito cos’è la bellezza.
Cos’è il sublime.
Sono partito sparato, verso di lei, e me la sono presa.
L’energia che sentivo era troppo forte da trattenere.
Un energia che mi legava dentro di lei.
Giù infondo da non so quale mistero.
Ci siamo baciati per tutta la notte.
Eccitati.
Esistevamo solo noi.
Poi è riaccaduto.
Buon Natale!
Mi vene una voglia animale a pensare a quegli istanti di pura passione extrasensoriale. Un circolo chiuso composto da due viaggiatori di mondi diversi, ma uniti dalla passione per l’espressione, una musicista e un poeta.
Due espressioni diverse, immerse nella fantasia l’una dell’altro.
Straordinario.

Invece chi mi fa sesso cattivo è quella grande stronza.
Claudia è maledetta.
Ma ha una forza magnetica verso di me che è sesso puro.
Sesso malvagio.
Soffri puttana!

Te lo spingo fino in fondo, così mi dici quanto è profonda la tana del bianconiglio.

Uh, si mi viene da piangere.

Vai giù e suca schifosa, non ti bacio neanche.
Fisico da modella.
Le sembianze della morte, aspetto magro e privo di carne.
La carne in una donna è sinonimo di vita, Claudia era più ai miei occhi come lo zombie che mi dimora in testa. Il riflesso della donna morta che cammina sulla passerella dell’alta moda!
Occhi verdi, azzurri e blu, straordinariamente particolari.
Mi interessavano solo i suoi occhi, fingevo di farmi dominare dalle sue arti amatoriali. In realtà, ero interessato solo allo studio della mia anima e all’appagamento nel vedere il mio ideale, il riflesso del mio Zombie Mentale.
Claudia è la donna del mio migliore amico, ma muore per me! Io le faccio credere di essere innamorato di lei. E lei ci crede da matti. E io rido e sto male perché sto facendo dei torti a delle persone che non se lo meritano. Ma ci provo troppo godimento e pentimento insieme nel farlo che non riesco a farne a meno, mi ci vorrebbe un tappo!
Persino Paola me lo disse di stare attento agli occhi.
Ero in crisi con lei e conobbi Ariel.
Paola disse che era la donna della mia vita, pur essendo ancora innamorata di me.
Adesso capisco.
Paola è la mia migliore amica, mi ha cresciuto lei.
Mi ha reso uomo.
Prima di lei ero niente.
Prima di conoscere Ariel, credevo in una famiglia con Paola. Ogni tanto mi ritorna il pensiero e mi addolcisco, intenerito da dei piccoli marmocchi da crescere tutti nostri!

Ma questa è un’altra tenerissima storia d’amore! Tesoro riprendi il ritmo.

Il resto del mondo non esisteva. Tutto girava in torno a lei. L’unico punto fermo della mia vita, fino a quando non arrivò Ariel.
Buttai così l’occasione della mia vita nel cesso.
Adesso l’ho persa solo perché volevo sfondare tutte le fighe del pianeta.
Ora che le ho sfondate.
Mi sento soddisfatto. Ho scaricato tutta la merda di uomo che sono.
Ora sono tuo. Tuo per sempre.
Puro.
Rigenerato.
La solitudine mi ha spiegato il vero significato dell’amore.
Sono in attesa adesso del tuo pensiero.
Potremmo finalmente amarci?
No, mi sto illudendo come ho fatto fare io per tutto questo tempo!
Le sto ancora pagando.
Ho generato troppo malessere.
Quello che sento.
Cos’è?
Bene o Male?
Odio o Amore?
Verità o Bugia?
Godimento o sofferenza.
Aspetto solo un tuo gesto.
Ariel.
Sono ispirato solo avendo una piccola immagine nei miei ricordi di te.
Mi dai l’energia.
Non oso immaginare cosa potresti evocarmi stando insieme. Se il tuo ricordo mi fa comporre poemi, la tua presenza mi ucciderà?
Ariel, sono io la tua metà?

Bella è favolosa, ne sono completamente innamorato.
So che in questa realtà non sarà mia.
Vivrà nei miei pensieri ogni singolo giorno.
Come uno dei ricordi più belli della mia esistenza.

Le cattiverie nella realtà con Claudia. Sono imbarazzanti, sprezzanti e ricolme di vergogna. Non resisto a queste stronzate da mocciosi, quando voglio una cosa, me la prendo, e sacrifico chiunque per prendermela. Poiché solo con Ariel al mio fianco posso evitare si scatenarmi, colpendo a colpi d’ascia in pancia le persone che amo.
Ariel è la mia salvezza.
L’unico modo per non vivere negli inferi.
Sono un anno più grande di lei.
Ma è talmente candida e indifesa che mi sembra di essere suo padre.
La amo fortemente.
Claudia è lo spettro della sua mancanza: la Cattiveria.
Bella è semplicemente: Bella!
Sono pieno di energia, mi sento forte, un grande uomo.
È bastato aggregarsi a Bella, ho letto il suo pensiero.
Sono esploso! Creazione allo stato puro.
Bella è un’amica, uno spirito come me in grado di creare e trasmet…

Sir. G.

Introspezione

Ci sono solo quattro domande che contano nella vita. Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta a ognuna è la stessa: solo l'amore. (Don Juan de Marco)

Tutto mi sembra vuoto, tutto è vuoto!

Nella mia realtà, che è quella che importa, ogni cosa ha tutto e nessun valore.

Esprimo in continuazione tutto e niente.

Sempre.

Costantemente.

Il Silenzio.

L’assenza di luce.

Premetto dicendo che non sono tanto giusto e che proseguendo potrei azzardare molto.

Sono un pensatore e come tale, uso la mente ed è raro che riesca a trascrivere ciò che il mio pensiero turbina ed elabora a velocità che vanno ben oltre a quella digitata in un testo.

Prendo coscienza, mi guardo intorno e perdo un lasso di tempo non numerabile fissando la mia lastra di zinco, dove da li a poco vi nascerà la Rivoluzione.

Miravo la mia nuova incisione.

Incisione che?

È una tecnica artistica antica, ho imparato a stampare come i primi stampatori e adesso cerco di interpretare e tradurre in grafica i miei soggetti mentali, bella gioia! Si tratta di incidere con vari metodi nelle matrici per ricavarne dei piani inchiostrabili e quindi stampabili. Le superfici incidibili possono essere di vario tipo, i più comuni sono zinco e rame per la calcografia, legno per la xilografia e linoleum per la linoleumgrafia.

Ottimi mezzi di espressione.

Penso che l’Idea sia un bene d’inestimabile valore. Ogni grande avvenimento nasce da un’Idea che successivamente diviene ideologia, accomunando con lo stesso pensiero quante più persone.

Mi sento sperduto in questo mondo, incapace di reagire alla monotonia delle vite che mi circondano, tutto è assolutamente piatto e privo di linfa, voglio un campo arido, l’aridità mi ridona la vita, mi rigenera la pelle.

Ora fuggo con l’immaginazione, i viaggi, i sogni, i progetti e le idee.

Vorrei tanto che tutto fosse più facile, di quello che invece è. Un mondo dove tutte le idee buone diventano realtà. Un mondo dove tutto è piacevolmente fine e delicato. Quasi perfetto.

Vorrei dimorare eterno in una fresca e profumata rosa, il profumo della rosa mi ricorda molto lei.

Lego molto gli odori e i gusti a persone o situazioni.

Il profumo dell’Erbinetion Space (un antica pianta molto simpatica) mi rimanda a Robi, è un po’ particolare, porta con se sempre qualche oggetto spirituale. E indossa sempre indumenti verdi o viola. Ama il verde, dice che la fa rilassare, la fa sentire felice, dice di sentirsi in qualche modo più natura, inoltre ama molto un certo tipo di botanica.

Con lei mi sento me stesso, libero, felice. All’inizio della nostra amicizia ho dovuto interrompere tutto bruscamente. Per colpa di un’altra donna. Ingenuità, era solo un’amicizia. Non sono riuscito a non vederla del tutto, la nostra sintonia era tale da portarci a mentire spudoratamente per percepirla in un soffio di tempo. Poi finalmente un giorno mi convinsi che era tutto finito, lei non c’era più e io mi sentii sconfortato.

Il tempo passò e il mio pensiero era rivolto sempre a lei. Ho sentito la sua presenza per mesi, anche senza mai vederla, poi tutto tacque, mi ero finalmente dimenticato di lei.

La ragazza per cui tutto questo è accaduto l’ho amata sinceramente, dal più profondo del cuore. Scoprii con lei l’Amore. Il suo nome è Paola, è un fuoco di ragazza, mi desiderava di continuo, ogni tanto ci casco ancora nella sua trappola di sesso mortale, ma le devo molto, le devo quello che sono ora. Mi ha lasciato molte cicatrici, invisibili all’occhio nudo umano. Ma sono servite anche queste.

Quando conobbi Paola, mi esaltò la vista il suo singolare volto, ma anche il suo bel corpo minuto ma formoso da grandi mammelle, fonti per me di grande godimento. Immaginai immediatamente di poter sprofondare tra quelle meraviglie del creato e poterla un giorno guardare negli occhi e dirle che l’amavo. È stata l’unica a non farmi pensare subito alla pecora malvagia ma al missionario. Avevo 18 anni e lei 17. Era strano dal momento che se guardavo una donna me la violentavo con l’immaginazione. Stava cambiando qualcosa.

Insieme incominciai a maturare e ad affrontare discorsi politici, trovando insieme la maggior parte delle regole inutili e ipocrite. La legge è uguale per tutti. No, c’era qualcosa in questa frase in contrasto con la realtà che non costruiva, anzi spaziava oltre.

Credo nel mio Dio, e amo.

Il Viaggio Mentale.

I tuffi nella propria immaginazione creativa.

Fare il proiezionista è sempre stato il sogno della mia vita, il fascino che emana il raggio del proiettore accesso in sala, ha pochi eguali.

L’accattivante rumore della pellicola che corre tra i rulli e passa attraverso la macchina (che con il suo grande cuore K.W.) da vita allo spettacolo.

Immagini, colori, suoni, musica, dialoghi, emozioni.

Il cinema.

Passerei la mia intera esistenza a guardarmi film in sala. Con una scorta infinita di Coca-Cola e Robini. Guardare film con questi compagni non ha prezzo. Essi mi piacciono, mi liberano la mente, permettendomi di arrivare oltre alla realtà. Guardare un film con Robi significa viaggiare fuori da ogni logica e morale, si passa dall’interprestazione del film, la critica, alla creazione di finali diversi o sviluppi diversi. Insieme. Proviamo a ricreare lo stesso mondo ideato dal regista e ad immedesimarci con i personaggi, giochiamo con la fantasia. Ripensarci nei giorni a seguire, e ridere insieme di quella realtà immaginaria.

Robi è la viaggiatrice per eccellenza, all’apparenza è una donna non molto alta, capelli rossi naturali portati mossi e molto lunghi. Occhi verde mare. Ogni volta che la vedo: me la immagino priva delle vesti, con il Cuore dell’Oceano del Titanic (ladrato da Rose mentre si ciulava Jack) a decorare il lungo collo, il corpo aderente sul divano, e il seno brulicante di piacere, al sol pensiero della probabilità di sfiorarli dolcemente con la lingua e sentirne il sapore divino.

Mi sento Leonardo Di Caprio ogni volta che la vedo.

Robi indossa sempre degli occhiali da vista molto fini, accompagnati da strani cappelli acconciati in folli capigliature e foulard per il suo cignesco collo, tutti rigorosamente tenuti in un contenitore da lei creato: Il Nascondiglio dei Foulard. All’interno più di trecento foulard collezionati durante gli anni, tutti rigorosamente verdi o viola.

La cabina di regia, tanta roba.

La pellicola mi eccita, come mi eccita Paola.

Montare un film è qualcosa di speciale, è proprio come montare una bella donna con un gran bel culo, sodo e confortante.

Le bobine in funzione, mi ipnotizzano ogni volta, cado in una sorta di trans-viaggio, ed è estremamente fuori dal normale. Mi succede così anche con un bel paio di tette, una quarta, una bella quarta da trattare come si deve, da mordere dolcemente e farle scoppiare di piacere.

Sentire le vogliose voci delle macchine in azione è gratificante, sono cariche di sesso, squirtanti delle loro proiezioni, sparando passione a tutti gli spettatori. Fantastico! Ogni messa in macchina è un puro piacere, è una danza, è l’immagine di Roberta con il Cuore dell’Oceano, è bellezza pura, la mia estetica.

Come d’incanto, il mio vero amore, arrivata troppo presto. Ero ancora tra le braccia di Paola quando lei arrivò. Ariel fu come giuntare la testa e la coda di due trailer in pellicola, un orgasmo infinito, provocato dall’amore. Unire nella macchina dell’incastro i due lembi di pelle cinematografica, posizionarli controllando bene l’emulsione, appoggiando delicatamente le labbra umide su entrambi i volti, unirle nello stesso cammino in modo da sovrapporre i mezzi punti di entrambi i lati modificati, per creare un doppio strato indistruttibile. Accarezzarli dolcemente con uno strato adesivo e con colpo deciso penetrarle con forza. Ribaltare velocemente e fluidamente, ancora una carezza e un altro colpo.

L’unione.

La Giunta.

Avvolgi veloce tenendo il controllo delle prestazioni, sentendo le pulsazioni e le vibrazioni della pelle che scivola velocemente e si stringe intorno al rocchetto adesso più largo, gonfio di strati di pellicola arrotolati su se stessa.

Ariel, oh Ariel!

Se non domani, dopodomani dovrei giungere presso il vostro Reame entro sera.

Ma Dio deciderà di punirmi, proprio nel tragitto verso la Vostra beneamata dimora. Dovrò aspettarti quindi?

Ho freddo.

Sono nella mia camera, sono le 7.14 del mattino, e sto facendo, anzi non sto facendo.

Sono bloccato.

Sono nel mio viaggio, in questo periodo devo dare retta solo alla mia persona. Che poi ripeto: siamo due entità e non andiamo neanche d’accordo, viaggiamo su due lati opposti, e siamo nella stessa persona per l’apparire umano (vedi celebre personaggio Gollum creato da John Ronald Reuel Tolkien).

Adesso sono io che sto scrivendo.

Lei non è qui con me.

Dovevo partorire io.

Sangue.

C’è tanto sangue nella mia vasca.

È pieno di sangue e di grumi d’inchiostro ovunque.

Sono solo.

Affogo in tutto questo.

Sono nel mio buco.

Nella mia fossa.

Nella mia festa oscura.

Perduto nella terra dei boschi demoniaci.

Tramite il sogno le ho introdotto la mia esistenza.

Inconscio?

Sto cercando Ariel

Sono disperato, un’anima disperata, in pena d’amore. Non sono mai stato così prima d’ora, tu mi conosci, devo cercarla, devo parlarci, Ariel mi manca da morire, so che adesso ha un’altra storia, ma sto morendo dentro senza di lei, mi da il calore necessario per non sprofondare negli inferi, e riuscire a guardami in faccia. Tu non tromberai da due anni, ma fidati la mia vita non è facile come sembra. Fa schifo, lo sai meglio di me di quante povere coglione mi sono fatto, che ho preso solo per il culo, me le sono fatte fino alla fine del capriccio e poi me ne fottevo! Sai che siamo una razza di merda noi del nostro segno, non pensavo fino a questo punto. Solo se amiamo sinceramente non tradiamo.

Sto tremando.

Sono veramente cattivo, ho plasmato un muro di insensibilità

Non sento nulla.

Per me poco ha importanza.

Idea, sogno, espressione, fantasia, obiettivi, rischio e arrivare.

Ecco la legge più importante della natura umana.

Solo alcuni uomini hanno il dono di ideare e creare. Questi uomini hanno dei punti in più, hanno l’espressione che li rende liberi. Vedo sempre meno gente in grado di farlo. Dove sono i filosofi? Ho voglia di sentire. Ho voglia di inglobarmi la cultura umana, voglio mangiamela, come si mangia, un Big Mac in chimica, dopo un viaggio sbatti in treno in ritorno da qualche viaggio bastardo. Si lì, nel McDonald’s in zona Centrale di notte! Ho paura di mettere al mondo dei figli solo per la merda che c’è in questo indefinibile paese del cazzo.

Mazzini ma vaffanculo!

Ma secondo te?

Ti sembra il caso di fare una cosa del genere? Perché?

A quei tempi sarebbero servito i mafiosi!

Avete sbagliato epoca Ragazzi!

Io invece mi sento a Woodstock.

Non sono qui non potete incolpare proprio nessuno!

Bacio le mani Don Dio! Rispetto voi tutti perché preferirei essere uno di voi, che un politico di questi tempi, o magari un papa?

Vi spiego: tratto da Wikipedia.it, figlio del Conoscere! Colui che è diventato il distributore mondiale di cultura gratis! Sempre disponibile 24 ore su 24. Mi complimento per la qualità del sito! Poi mi lancerò in un free syle sull’argomento Facebook, se verrà opportuno trattarne le tesi.

Per comprendere appieno la dottrina politica di Mazzini bisogna rifarsi al pensiero religioso che ispira il periodo della Restaurazione seguito alla caduta dell'impero napoleonico.

Nasceva allora una nuova concezione della storia che smentiva quella degli illuministi basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. Le vicende della Rivoluzione francese e il periodo napoleonico avevano dimostrato che gli uomini si propongono di perseguire alti e nobili fini che s'infrangono dinanzi alla realtà storica. Il secolo dei lumi era infatti tramontato nelle stragi del Terrore e il sogno di libertà nella tirannide napoleonica che, mirando alla realizzazione di un'Europa al di sopra delle singole nazioni, aveva determinato invece la ribellione dei singoli popoli proprio in nome del loro sentimento di nazionalità.

Secondo questa visione romantica dunque la storia non è guidata dagli uomini ma è Dio che agisce nella storia; esisterebbe dunque una Provvidenza divina che s'incarica di perseguire fini al di là di quelli che gli uomini si propongono di conseguire con la loro meschina ragione.

Vi lascio il vostro momento di silenzio.

Vado in bagno, poi torno (se non collasso in giro per casa)!

Ve lo giuro, Croce su Cuore!

Eccomi!

Mi è venuto in mente Renato Zero, (sospiro), stelletta della mia anima. Ti penso spesso! Quante notti ho pensato alla tua essenza! Che figura magnifica, splendida, pura, (piango gioia solo a pensarti, sospiro, respiro e pausa), sarei dovuto nascere con te.

Ho recepito il tuo messaggio, lo dici nei tuoi testi continuamente, lo ripeti lo gridi, ma i giovani sono quasi tutti bruciati! Ammaliati dalle stronzate, dalla materia, dalle frivolezze, non sono innamorati della vita come lo eravate voi. Io sono uno dei vostri, sono un compagno solo per il fatto di essere compagno, sono fascista perché sento voi miei fratelli di sani principi e valide ragioni morali. Non c’è niente che descrive questo in Italia. Spero di riuscire a riaffrontare un discorso politico prima o poi qui sopra.

Sono sotto l’effetto di acido in questo istante e sto comunicando con l’altro io.

Sai cosa c’è?

Che mi sembra di essere in viaggio da qualche parte, verso una meta, non sappiamo come ci si arriva, ma ci arriveremo se le stelle gireranno a nostro favore, che la forza e la salute siano nostre fedeli alleate durante il lungo tragitto. Sto mettendo a fuoco, vedo. Non mi viene il tuo nome, ma sei molto carina, e vuoi quello che voglio io, siamo fermi in sosta, guarda, c’è un Grande Prato verde, dove nascono speranze, che si chiamano ragazzi, questo è il grande Prato dell’Amore.

I giovani sono il domani, bisogna fare esprimere le loro idee, siamo freschezza, novità. Siamo giovani esploratori del domani, i rivoluzionari di oggi. Sono energia pura, dinamite dal ceppo innescato. Stanno solo attendendo il vostro permesso per esplodere.

Fateli esplodere!